Primo aggiornamento dall'Argentina

Finalmente trovo il tempo di scrivere e aggiornare..mi scuso fin d'ora del ritardo e di un paio di disguidi che diventeranno abitudine..come la frequenza di aggiornamento che diventera' piu' o meno settimanale e l'assenza di foto mie nel post finche' non trovo un modo di ridurre le foto per includerle nel post stesso (amici webmaster e grafici..mi date una mano?!).
Comunque troverete tutte le foto nella galleria di windows live spaces..
Ma parliamo del viaggio..
Le dodici ore di aereo sono state abbastanza noiose..non passavano mai, e sono riuscito ad attaccar bottone con la signora seduta accanto a me solo 10 minuti prima dell'atterraggio.(Per scroccarle un passaggio!!)
Dall'aereoporto ho preso un pullman fino in centro e poi un taxi mi ha portato sotto una pioggia tropicale scrosciante fino all'hotel, dove Ilu, Daniela e Elisa mi aspettavano preoccupate da ore!(C'erano 20 gradi)
Il giorno dopo abbiamo fatto un bel giro per Buenos Aires, siamo andati al famoso quartiere de "La Boca", che ti abbaglia con le sue casette dalle tinte forti e la quantita' di turisti ronzanti e in varie zone della citta'.
Un'interessante momento e' stato quando siamo andati a parlare con una delle "Madri" di "Plaza de Mayo", madri dei desaparecidos che sono stati arrestati eappunto scomparsi durante il regime militare. Queste madri ora come allora portano avanti la loro lotta in modo insistente e silenzioso, mostrandoci che la perseveranza piu' che la violenza, puo' far molto a lungo termine..non so se sarei stato capace di cotanta pazienza se un giorno mio figlio fosse sparito, preso dalle forze di polizia solo per aver lottato per la liberta' sua e del suo paese..
In serata abbiamo lasciato la capitale e siamo ripartiti in pullman alla volta di Posadas, 1000 kilometri piu' a nord.
Esattamente 12 ore dopo la partenza ci siamo ritrovati in un paesaggio totalmente diverso.
Se Il sud e la regione di Buenos Aires, sono tuttosommato molto "europei", climaticamente e anche visivamente (persone, alberi, animali, edifici)in un interessante mix tra Italia, Germania e europa in genere, il tutto impregnato da una nota sensuale e istintiva di ispanicita'.
Il Nord invece e' decisamente diverso.
Terra rossa, case basse, facce sempre piu' scure e piu' indios..occhi castani che ti fissano intensamente ma amorevolmente incuriositi, palme, piante rampicanti e cani ovunque..decisamente impressionante..e bellissimo.
Accompagnati all'Hogar (lett. Focolare o casa) dove siamo ospitati in una casetta accanto a quella delle ragazze madri, ci siamo sentiti subito a casa.
Complici sicuramente la semplicita' e la simpatia delle ragazze e dei loro bimbi.
In questa settimana abbiamo visto molte cose e molte realta'..
-Visitato i vari quartieri urbanizzati grazie all'associazione che ci ospita (Jardin de los Niños) e quelli con fragili baracche di legno;
-Ho giocato a calcio con Enrico (referente italiano dell'associazione) coinvolgendo un gruppo di ragazzi disagiati che si "buttano via" aspirando colla e vari tipi di droghe a basso costo..ma dall'impatto pesantissimo sul corpo e sulla mente;
-abbiamo conosciuto il "grupo de los jovenes-creativos" ragazzini dai 6 ai 18 anni;
-approfondito vari aspetti su cui l'associazione si concentra per garantire sviluppo e diritti ai piu' poveri della citta';
-siamo stati mezza giornata in Paraguay nella cittadina di Encarnacion, che sta esattamente dall'altro lato del Rio Parana', che bagna maestosamente la citta' di Posadas;
-passato diversi interessanti momenti con Emilio, l'uomo che ha reso possibile tutto questo..a vederlo sempra doversi rompere da un momento all'altro..sembra un calmo vecchietto di 70 anni, che parla piano piano e guida sforzando il motore e fermandosi di colpo appena vede qualcosa che colpisce la sua attenzione..ma e' lui che lottando quotidianamente, trattando con i potenti e rischiando di persona ha reso possibile quello che puo' sembrare quasi un "miracolo".
Prossimi programmi:
-andare a giocare tra mezzoretta con i ragazzi "tossici";
-cucinare stasera per 20 persone;
-domattina partiamo in macchina per le cascate di Iguazu nel nord del paese a confine tra Argentina, Brasile e Paraguay
-altro..
Basta cosi'..per ora!
Un bacione a tutti..specialmente a Mamma e ai miei fratelli..
p.s.
-Tere..ci sono un sacco di Guarani' come te..ma se sapessi poveretti come se la passano..prossimamente ne parlero'..
-Capo..grazie mille dei commenti..comunque..Buenos Aires non mi e' sembrata cosi' nostalgica come dicevi..
-Ci sono 35 gradi..e' iniziata l'estateeeeeeeeeeee!!!
Per le foto clikka qui
