giovedì, agosto 27, 2009

Tunisie

Et bien on commence quand meme!
Nuovo viaggio, nuovi pensieri, nuovi dubbi e nuove emozioni che si affacciano prepotenti nella monotonia della quotidianità.
Tunisia, naturale enclave di un pezzo di terra staccatosi molto tempo fa (la sicilia) ma rimastogli incredibilmente affine in quanto a paeseggio, tradizione e perchè no..paranoie e cattive abitudini!
Sveglia alle 5 per partire dal paese in direzione Palermo. Autostrada deserta, la macchina vola sull'asfalto ancora umido di brina mentre mi sento avvolto tra le dolci colline del centro della sicilia, così meravigliosamente verdi a gennaio/febbraio, così mediterraneamente giallopaglia in questo periodo dell'anno, se non nere di fuoco a segno del continuo ciclo di vita e morte che si ripete invariato da che il tempo è tale.
Di colpo il paesaggio si apre, ti ritrovi una montagna che ti confonde e sei a termini imerese, paesaggio drammatico e piacevole se non fosse per l'area industriale frontemare a devastare ogni pretesa poetica.
Continui, un'altra montagna sulla sinistra e arrivi a Palermo, entri in viale Jafar e ti senti già altrove, li tra casoni in cemento e friggitorie si respira già un clima diverso..e tu prosegui lasciandoti il mare alla destra, dribblando motorini e pedoni nel crescente traffico mattutino e finalmente arrivi al porto.
Una fila lunghissima di macchine sovraccariche e veli dietro i finestrini mi dice verso dove devo andare e dopo un estenuante trafila burocratica per passaporto e auto e con un'ora di ritardo, ci imbarchiamo già esausti.(N.B. Per tutti i blogger e interessati, non mi hanno chiesto il bollo sul passaporto e il mio è scaduto da 8 anni, comunque in ogni caso è meglio averne uno nel portafogli da spiaccicargli su in caso di problemi..)
Salgo al ponte e un tale Fabio spara a tutto volume canzoni pop italiane di dubbio gusto con la sua tastiera per dare il benvenuto.
Intanto la ressa si accalca per prendersi le poltrone lunghe a mò di letto mentre dagli altoparlanti una signorina impazzita grida di continuo che le poltrone sono per sedersi e non per dormire, oltre a cercare inutilmente di esortare i genitori a tenersi i bambini buoni e calmi..per tutta la durata del viaggio la poveretta continuerà a sciorinare la stessa nenia in 3 lingue senza trovare alcun riscontro poi nella pratica, ma man mano il tono della sua voce si faceva sempre meno convinto delle proprie parole, sempre più alienato davanti una realtà pittoresca e per nulla intenzionata a farsi dare degli ordini.
Esco per fumare una sigaretta e un violento vento salato mi investe cercando di farmi cambiare idea..ma nemmeno per sogno, mi rintano in un angolo, accendo e poi vado sul lato della nave a perdere il mio sguardo nell'immensità del blu li sotto, nel bianco della spuma del mare mosso dalle turbine della nave, nell'orizzone infinito e intanto quel blu ti ammalia, ti confonde, ti fa quasi venire voglia di gettarti, di perderti, di essere “assorbito nel mare più grande”accolto in qualcosa di sconosciuto ma non meno peggio di quello che ti ritrovi, no non sono voglie suicide ma è un'attrazione per le profondità che sono sicuro in molti avranno provato sporgendosi per osservare quel blu che più blu non si può. Un magnetismo che ti confonde ma dai cui è meglio staccarsi dopo un po'.
In nave si parla, un po' con tutti, si sa, il tempo non passa mai, 9 ore non sono così tante ma dopo un po' hai voglia di far 2 chiacchere e così scopri le storie di altri come te, o di chi va a fare un giro ad hammamet perchè gliene ha parlato un'amica, o di un tunisino fidanzato con una di calatabiano che fa il barbiere nel paese dove vai a mare da quando hai 6 anni..o ancora di quello che sta a vittoria e si è portato 4 bottiglie di limoncello dimenticandosi che ora è Ramadan e che suda freddo pensando alle facce dei doganieri!
Si i doganieri, il primo inncontro istituzionale con il paese, a volte semplici funzionari che ti danno il benvenuto, altre veri e propri detective pronti ad accusarti di qualsiasi orribile complotto ai danni dello stato, come nel mio caso!
Arriviamo a Tunisi con un'ora di ritardo, lotta per scendere, e poi inizia la trafila burocratica.
Quando arriva il mio turno vedo uno strano sguardo negli occhi del poliziotto, troppi timbri nel mio passaporto, troppo logoro, paesi sospetti, chiama un collega in borghese e mi viene chiesto do posteggiare più avanti e seguirlo..
Ufficio bianco, 4 metri quadri, io e l'affabile sbirro in borghese che inizia a farmi domande di ogni tipo stile scientology..infine arriviamo al punto, sei stato in siria, in giordania, in turchia..paesi sospetti quanto a Islam, pericolosamente osservanti, non va mica bene..mi chiede: hai mai avuto a che fare con gruppi estremisti? Sei mai stato in Israele? Che ne pensi del conflitto Israelo-Palestinese? Ti piacerebbe andare in Iran? In Afganistan? In Iran?
Mi stanco, inizio a mandarlo a quel paese e dirgli di farsi i fatti suoi che sono fin troppo eretico per interessarmi alla jihad o per appoggiare qualsiasi pretesa guerra di religione, religione che?ma và và..
Torniamo alla macchina, si scrive la lista dei libri, e mi chiede perchè mai ho tanti libri (10) la mia risposta secca è “in italia è normale leggere..non so qui..” ormai ne ho le balle piene e lo sa, almeno ha l'accortezza di non insistere. Prende i cd, vede un cd di musica Klezmer con una stella di David disegnata sopra..eh si..ecco..un chiarissimo segno di un possibile attentato terroristico, a quel punto desisto, li mando apertamente a cagare e gli dico di sequestrarmi quello che vogliono basta che mi facciano andare a cenare e a letto..sono già passate 3 ore..
Altre 2 ore le passerò seduto fumando un pacchetto di sigarette guardando con un misto di odio e pietà tutti quelli che mi rivolgono la parola finchè si arriva alla fine al sequestro di 2 libri con contenuto pericolosamente spirituale oltre a tutti e 80 i cd audio che volevo ascoltarmi viaggiando..vabbè, al ritorno me li ridaranno, ma almeno sta storia è finita e amen.
Arrivo all'hotel Lido alla Goulette, contratto un minuto esatto e un minuto dopo sono sotto la doccia calda a dimenticare le ultime ore e a lavarmi via il sale del mare, del sudore e dei nervi.
Accendo il portatile, becco una connessione e trovo connessi i più arabi del paese, Filo ed Ema, gli unici svegli di cento e passa contatti, due amici affascinati dal viaggio che mi dicevano “minchia verrei con te” e a sto punto ragazzi..mi sono immaginato la scena, pensate un po' se gli spunatavamo sta combriccola di tre siculi con apparenza spudaratamente araba, neri, sulla mia macchina che più maghreba non si può..penso saremmo ancora li a fare interviste incrociate finchè uno dei tre esaurito non avesse condannato gli altri!! Ve l'immaginate?!
Comunque sia, temevo andasse peggio..la mattina dopo poi sveglia, colazione e via in strada attraversando di netto il paese da nord a sud per poco più di 500kilometri percorsi su buone strade in circa sei ore e mezza tra immensi meravigliosi uliveti, verdi e rossi campi di peperoncini, di meloni, di zucche, e man mano che scendi sempre più caldo, sempre più sassoso, deserto..spuntano le palme da dattero e ti viene l'acquolina in bocca..mmmm..
Poi di colpo ti ritrovi accerrchiato da una foresta di palme, rinfrescato dalla loro ombra che ti chiama alla siesta, a fermarti bere un po' d'acqua mangiare un dattero e sonnecchiare sotto le sue fronde mentre fuori il sole ammazza.
Una meraviglia davvero.
Infine arrivo a Douz, meta del mio viaggio. Ad aspettarmi alla rotonda del cammello c'è già M. con un cappello di paglia in testa che prima ancoora di fermarmi mi grida SALVOOO...

continua..

S.

4 Comments:

At 27 agosto, 2009 12:13, Anonymous Anonimo said...

scrivi che e' una meraviglia..Susy

 
At 27 agosto, 2009 20:33, Anonymous Serena said...

haha la musica klezmer è pericolosissima.. si sa.

Dovresti scrivere più spesso, eh.

baci

 
At 27 agosto, 2009 21:45, Anonymous Ema said...

.. inutile dire che avrei pagato per vedere la tua faccia mentre il tipo esaminava attentamente i libri e i cd..

.. in attesa di aggiornamenti!!!

 
At 28 agosto, 2009 13:08, Anonymous anonimo pippi said...

distinti saluti pazzi

 

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