venerdì, gennaio 25, 2008

Vita di Favela vita di Comunidade


Qual'é la prima cosa che ti viene in mente pensando al BRASILE?
Belle donne, samba, spiagge da favola, il Cristo Redentore, i colori, la frutta, Raffaella Carra' (puó capitare!), la fejoãda, jobim, il calcio..
Eppure questo é solo UN aspetto di questa terra meravigliosa. L'aspetto vendibile del paese, quello che il turista vuole vedere, consumare, ricordare e raccontare.

Ma basta poco, molto poco, a volte basta girare l'angolo per vedere l'altro lato della medaglia.
Brasile
Rio de Janeiro 2008
-180.000.000 c.ca di abitanti
-47%della popolazione di origine africana o creola;
-120 anni dall'abolizione della schiavitú (ultimo paese al mondo ad abolirla);
-solo 20 legislatori di origine africana, sui 513 membri della Camera dei deputati, e due senatori su un totale di 81;
-stipendio medio 650R$ circa 250 euro, stipendio minimo 400R$ sui 180 euro(spesso lavorando 6 giorni a settimana 8/10 ore);
-affittare una casa in "centro" costa sui 600R$, in favela a partire da 300R$;
-nella sola Rio de Janeiro sono censite piu' di 600 Favelas, e la cifra cresce rapidamente;

Favelas,morros, migliaia di case, mattoni, stradine, antenne, fili, macchine, moto, chiesette, graffiti, alberi, scale, persone, vite.
Nate nel periodo del boom urbanistico ed economico..popolate da persone dalle origini piu' disparate (prevalentemente di origini africane), generalmente originarie dell'interno della nazione o del povero nordest, spinte dalla possibilita' di vivere meglio in citta', si sono ritrovate costrette a costruire nell'unica "terra di nessuno" le colline e le montagne. Poco a poco, casa su casa, hanno colonizzato i monti fin quasi in cima. Ma la cima no, la cima é riservata. Proprio li dove la vista gode dello splendore della baia, i trafficanti si appostano nel folto della boscaglia per controllare che tutto vada come deve..
Droga, coca, crak, marihuana e altri derivati chimici. Una parte dell'economia della favela si basa su questo. Ma per gestire il traffico devi essere forte, devi avere armi. Se sei armato hai il rispetto della gente, puoi lottare con altre bande per guadagnare nuove piazze, nuovi traffici, piu' soldi.
E tutte queste armi da dove vengono? Ma é semplice..dagli stessi che quando meno te l'aspetti entrano correndo o in moto, salgono le scale di corse armati fino ai denti, e iniziano a sparare, verso l'alto generalmente, spesso giusto per ricordare la scadenza della bustarella del mese. Policia!!
Tutti lo sanno, e chi non lo sa per certo lo pensa comunque, i media, la gente ,TUTTI.
Eppure le cose non possono cambiare, non DEVONO cambiare, la posta in gioco é troppo alta per rompere questo magico equilibrio-squilibrio che garantisce la prosperità della classe politica(quasi tutta bianca), della classe ricca(prevalentemente bianca), e dell'immensa industria del turismo(indovina di che colore?!).
Cosí centinaia di migliaia di persone sono costrette a vivere in condizioni di disagio, se non a volte di estrema necessitá. Lo stato offre ben poche alternative, e se le offre si guarda bene dal divulgarle piú di tanto. L'informazione deve essere di un'altro tipo.
Il capro espiatorio per eccellenza qui sta nella societá stessa, nella sua forza-lavoro, libera di drogarsi, di ubriacarsi, di fare 10 figli, di vivere sotto i ponti o in case pericolanti, di svegliarsi a suon di pallottole, o peggio di vedersi morire i propri figli sotto i propri occhi.Libertá.
Eppure non sono liberi di mandare i propri figli in una buona scuola, in un buon ospedale, in una buona universitá, di prendersi una vacanza, di viaggiare, di mangiare qualcosa di diverso da riso e pollo una volta ogni tanto, non sono liberi di avere un futuro diverso, magari migliore.
Favela é MALE, favela é VIOLENZA, favela é DROGA, favela é PROSTITUZIONE, favela é PERDIZIONE.
E tu ci credi davvero?

Appena settimana fá ero lontano anni luce dalla realtá in cui mi trovo, sebbene solo 5 isolati mi separino dall'ostello, quí é tutto un'altro mondo.

BUM, BUM, BUMBUMBUMBUM, apro gli occhi, il sole filtra dalla tenda/bandiera del brasile della casa di Joan. Mi alzo, apro il frigo e bevo del latte dal cartone.
Altri spari, poi altri, gente che corre in lontananza.
Resto alla finestra a guardare e riflettere.
Un'altra scarica di colpi, Joan si sveglia, viene alla finestra e mi dice di non preoccuparmi, passerá, é fine mese e gli sbirri sono venuti a riscuotere..
Joan é arrivato qui un anno e mezzo fa', dopo un lungo viaggio che dagli Stati Uniti lo ha portano in Messico, Guatemala, Nicaragua, Colombia , Perú, Bolivia, Argentina e infine Brasile, RIO.
Quí nasce CALLE, giorno dopo giorno, nella comunitá, con la comunitá, nella ladeira di Tabajaras, la favela di Copacabana.Qui inizia a fare corsi di inglese e disegno, poi grazie ad alcune donazioni apre una piccola biblioteca comunitaria(tutti libri donati ndagli abitanti del morro/monte) con connessione a internet gratuita(lunga storia), tutto a servizio della comunitá.
Un sogno per certi versi utopico, ma che sembra voler dare i suoi risultati, complici l'interesse e la partecipazione degli abitanti che si sono prestati sia alla costruzione/ristrutturazione dei locali, sia in molti altri modi.
Calle project

Fattostá che mai avrei pensato di ritrovarmi a vivere in una favela Carioca (di Rio), a catalogare libri in portoghese, a mangiare nel tavolo accanto a un trafficante, a insegnare inglese a grandi e piccoli, a passeggiare a tarda notte parlando d'amore e a filosofare sotto un tendone mentre un'acquazzone prende d'assalto la cittá.
'Azzo é solo passata una settimana, come sará il resto?! E il carnevale e´alle porte..
Mamma ti prego non preoccuparti!
bacioni
S.

p.s. date un'occhiata anche a questo video su una delle tante realtá Italiane..

mercoledì, gennaio 23, 2008

Ilha do Mehl e Rio

I giorni scorrono, a volte veloci a volte meno.Tre giorni a Curitiba sono volati in compagnia di Beatriz e sua madre Mariza originarie della regione "gaucha" di Rio Grande do Sul, estremo sud del Brasile..terra di immigrazioni italo-tedesche..decisamente visibile nella fisionomia della gente.
Lo stesso Jonas, il ragazzo di discendenze germaniche che mi ha ospitato viene da li..e guardando le sue foto di famiglia..mi sono stupito non poco a vedere case del genere...e a scoprire che il terzo Oktoberfest piu' grande al mondo dopo Munich e Stuttgart e' proprio in brasile in una citta' chiamata Uberlandia!
Lasciata Curitiba sono andato alla Ilha do Mel (Isola del Miele), un'solotto di 30km quadrati, di cui solo 7 percorribil e "semiurbanizzati", mentre il resto e' tutto parco nazionale riconosciuto Biosfera di Foresta Atlantica dall'UNESCO.
Stranamente mi e' venuto in mente l'escursione all'isola del giglio dello scorso settembre, anche se ovviamente era tutta un'altra cosa....
Beh l'isola era bellisima, tre moli, Nova Brasilia, Encantadas e Farol, attorno ai quali sorgono delle semplici Pousadas, o piccoli alberghetti di legno, collegati da stradine di sabbia. Tre cabine telefoniche, un punto di polizia, un centro emergenze e mille barchette. E le spiagge..semplicemente da favola,
sabbia bianchissima e finissima e in base al lato dell'isola, mare calmo o onde oceaniche traboccanti di indomiti surfisti di ogni eta'.
Tutto perfetto...senonche'..il tempo ha pensato bene di cambiare, e la bellisima isoletta con le strade di sabbia si e' inondata ed si e' trasformata in una laguna di palafitte e palme..UFFA!! Nella sfiga. ho fatto amicizia con 2 ragazzi tedeschi (che casualita'..da un tedesco all'altro!)che lavorano come volontari in un centro per tossicodipendenti e alcolizzati in uno sperduto paesino nella provinca di Parana', un'altro di 35 anni che vive in una barca a zonzo per il mediterraneo e si concede pure la vacanza in sudamerica..e una Londinese che ha mollato il suo posto di lavoro in banca per farsi da sola (coraggiosa?pazza?) 1 anno in giro per i continenti centro-sud americani..partita dalla colombia ha gia girato peru', ecuador, argentina e ora era qui..bella compagnia insomma.
Frustrati dalla continua pioggia tropicale (beh per avere una vegetazione tanto verde e rigogliosa l'isola deve piovere molto..) ognuno ha ripreso la sua strada.
Aspettando il bus per Curitiba, ho conosciuto un ragazzo di origini Italiane che mi ha dato un quadro abbastanza inquietante dell'economia brasiliana, oltre che dello sviluppo dei servizi e dell'importanza marginalizzata che ricopre la cultura..lontano dall'esprimere giudizi in merito, aspetto di saperne un po' di piu' prima di parlare.
Altro estenuante viaggio in bus di 16 ore (ma perche' diavolo devono mettere l'aria condizionata a -5 nei bus???)ed eccomi arrivato a Rio de Janeiro...
Per ora e' quasi tutto..aggiungo solo che da oggi sono ufficialmente un "favelado"..ma nel prossimo post avro' modo di parlarne meglio!
Un bacione a tutti..boa noite!
S.
Ah dimenticavo..ecco le ultime foto..Clikka qui!

mercoledì, gennaio 16, 2008

Rotolando verso..nord!

Mamma mia, e' passata appena una settimana eppur son successe mille cose..
e purtroppo dovro' trattare di tutto un po' in modo assai maginale..cmq se qualcosa vi stimola particolarmente ditemelo cosi' approfondico nel prossimo post.
-8 gennaio anniversario della morte del "Gauchito Gil", santo della tradizione popolare, non riconosciuto dalla chiesa cattolica, ma veneratissimo da migliaia di fedeli in buona parte del sudamerica grazie ai miracoli prodigiosi che compie..la sua cappella e i vari oratori in tutto il paese sono costellati di ex voto e fotografie per esser guariti da chissa'quale malattia, per aver comprato un auto, una casa, essersi sposato, aver avuto un figlio e quant'altro di materiale e tangibile..in suo onore giorno 8 si svolgono feste e danze folloriche dalle quali non potevo certo esimermi di partecipare!Incantevole esempio di sacro e profano che si mischiano in tradizione pura.



-il lavoro al club dei nonni ha avuto esiti inaspettati e il nostro "metterci in mezzo" ha movimentato tutta l'associazione che si e' resa finalmente conto che c'era da lavorare con i poveri nonnetti..
-12 festa d'addio al club dei nonni a ritmo di chamame'
-13 parte Ilaria, cara companhera di mille peripezie e interminabili chiaccherate a lume di sigaretta, amatrice come me del trash televisivo brasileiro e fumatrice accanita sempre disponibile a farmi scroccare un tiro!Ilu mi manchi!
-14 intensa giornata meditabonda all'hogar..
-15 partenza dall'hogar alle 4 di mattina, preso il bus alle 4.30 per Puerto Iguazu, arrivato li alle 10.30, altro bus fino alla frontiera, bolli varii, altro bus fino a Foz do Iguaçu lato brasiliano..SI SONO FINALMENTE IN BRASILEEEE, e poi..un'ora per trovare un bamcomat funzionante con la mia carta..e...8 interminabili ore in attesa alla Rodoviaria (terminal bus lunga distanza) fumando mille sigarette e finendo il libro datomi da Ilu "in viaggio con Erodoto".
-16 alle 3 di notte il bus si rompe e perdiamo un'ora attendendo l'altro (e dire che la Catarinense, unica compagnia che si degna di fare Foz-Curitiba e' tra le migliori..che sfiga!). Intanto una ragazza bellissima mi dice qualcosa sorridendo, non capisco una mazza (non so il brasiliano!) le dico "Nau falo portugues!" e lei va via sorridendo...aaaaahhhhhh; finalmente alle 6.30 arrivo a Curitiba, un freddo che non immaginavo..16 gradi!
Ad accogliermio c'era il mio contatto di Hospitality club Jonas, che mi parla in anglotedesco viste le sue origini (nonni tedeschi).
Sono un po' stanco, mediamente sorridente e curioso di questo strano paese dove gia' passata la frontiera vieni sconvolto da una mescolanza etnica che da noi nemmeno te la sogni..italici, ispanici, giapponesi, arabi, africani, tedeschi, polacchi, ucraini,indigeni e indiani..piu' tutti i possibili mix tra tutti..pazzesco!
L'unica cosa che mi spezza il sorriso a meta' e' la mancanza di luoghi e persone a cui mi ero affezzionato, forse troppo, ma che spero di portare per sempre nel cuore..e magari un giorno non troppo lontano rivedere.

Un beso a tutti
S.

p.s.
costa tutto il doppio rispetto all'Argentina..
p.p.s
la settimana prossima sono a Rio de Janeiro dove mi hanno offerto di lavorare per un mese per un'associazione di volontariato locale..

lunedì, gennaio 07, 2008

Ultima settimana misionera


Ultima settimana in quel di Posadas..capitale della regione di Misiones.
E' poco piu' di un mese che son qui e sembra ieri quando sono arrivato..e allo stesso tempo mi sembra di conoscere queste persone e questi luoghi da sempre.
Sara' per la somiglianza con certi posti della mia Sicilia Bedda, sara' per il calore (della gente e del clima!) sara' la terra rossa, il mate, i sapori cosi' simili a quelli di casa, ma se non fosse per una serie di motivi che mi spingono ad "andare avanti" nel viaggio, mi sarei fermato volentieri di piu'.
Impossibile d'altra parte non affezionarsi e non legarsi, sopratutto quando la gente ti apre la propria casa e il proprio cuore.
Peccato..peccati..mille cose che mi fan girare le balle, che mi han fatto fare scelte non facili, dire cose che non avrei voluto dire, pensato cose..ma come non prendersela a cuore quando quelli che ci rimettono sono sempre i piu' indifesi?
In questo caso mi riferosco alle pessime condizioni che purtroppo abbiamo riscontrato nel "Club de los Abuelos", un centro anziani dove stanno 4 nonnini semi-abbandonati..che nonostante l'impegno delle due assistenti, vivono in condizioni incredibili..e cio' che ti fa' innervosire di piu' e' sapere che i soldi ci sono..e che ne basterebbero cosi' pochi per rendere la vita piu' gradevole a queste persone che si ritrovano stanche e sole alla fine della loro esistenza..e che hanno paura di lamentarsi per timore di essere mandati "via" anche da qui.
Cosi' ci siamo ritrovati a ridipingere il club con la calce..spruzzare antiparassitari sulle piante nel giardino..fare un orticello..avvelenarmi con il veleno per le cucarachas..(bestiacce di blatte lunghe 5 centimetri..quele che quando le schiacci franno CRAK)..aprire porte con il piede di porco per scoprire tesori(...) e farsi dei nemici..ma non importa.
Paradossalmente..l'altra sera siamo andati con altre due ragazze a ballare..prima in una discoteca dove c'erano solo ragazzini di massimo 17 anni, e che alle 2.30 ancora non ballavano..poi annoiati di restare li', Paula, una delle assistenti sociali..ha pensato di portarci in un posto "diverso"..al Cesar Palace..la sala da ballo di un vecchio hotel del centro..ribollente di nonnetti tiratissimi.
Ambiente decisamente strano..pareti rosa-antico, tavolini di ferro ricoperti da tovaglie rosa bucate dalle sigarette, sedie di ferro sfondate..e stranamente la musica..era praticamente la stessa dell'altra discoteca..Cumbia!
Mentre eravamo li' con la facci incredula per via di certi personaggi platinati rossetto rosso tacchi a spillo 100kg..che ti spunta?!la mia arcinemica..Dora...coordinatrice dei fondi dell'associazione e gran pezza di merda nei confronti dei miei nonnini..
Era li' con il suo "compañero" o "amigo", e spinta da un'irresistibile voglia di ballare..mi ha trascinato in pista appiccicandomisi addosso fino allo sfinimento!(premessa:Dora ha 60 anni).
A parte questo..BUON 2008 a TUTTIIIIIII
Come lo avete passato voi?Mi piacerebbe leggerlo per mail o nei commenti..
Io e Ilu abbiam deciso di boicottare il cenone dei "serenelli" (zii del coordinatore italiano dell'associazione..personaggi di cui ci sarebbe da dire..ma lasciamo perdere..) ma alle 23.30 vagando per il centro con la furgonetta dell'associazione..abbiamo scoperto che del 1000 ristoranti..erano utti chusi tranne uno Cinese..che per di piu' era tutto pieno.
Per fortuna mi son ricordato che c'era una Churrasqueria (ristorante di carne a prezzo fisso dove ti portano da mangiare finche' non ne puoi proprio piu'..tutto con una spesa minima) vicino la stazione dei bus e li' siam finiti a brindare con birra (sua) e cocacola(mia) il nuovo anno. Decisamente strano, ma bello!Poi siamo andati a casa di una delle famiglie del barrio, abbiam ballato con dei ragazzi e poi li abbiamo caricati in macchina e siamo andati alla costanera(lungofiume) dove c'era musica e un palco per strada..e anche li a ballare fino all'alba. Indimenticabile.
Che altro..beh lunedi' quindi parto, non sono riuscito a comprare un biglietto del bus perche' essendo altissima stagione e' tutto prenotato..almeno da qui'..quindi andro' fino al cnfine con un pullman, e poi da Foz do Iguaçu (BR) cerchero' un qualsiasi bus che mi porti alla prossima tappa:Curitiba e poi Isla do Mehl. Li' dovrei fermarmi approssimativamente una settimana e poi ripartire alla volta di Rio de Janeiro..si vedra'!
Un carissimo abbraccio e ancora un buon anno a tutti e in special modo a mia mamma e ai miei fratelli, Ele e Gio', Momo e Marianna, Ciccio e Rossana (che mi seguono sempre)cugini, zii, parenti..oltre che ovviamente a tutti i miei Amici che mi seguono e scrivono e pensano.Ah Capo..anche a te!
A prestissimo
S.

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