venerdì, aprile 25, 2008

Un salto a Salta e finalmente in Bolivia


Due giorni a Tucuman mi han dato la voglia di seguire il cammino, più convinto e sereno che mai. Complici ovviamente la buona compagnia e la bellezza e stranezza dei luoghi.
Ed eccomi a Salta, a casa di Mariela, membro di Hospitality Club, che mi accoglie in casa sua come un figlio oltre che come un amico ed è così che passo 3 giorni in giro per la città principalmente parlando con le persone piuttosto che visitando nel senso stretto del termine. Anche volendo d'altra parte, in queste zone la siesta è sacra e dalle 14 alle 17/18 le strade sono deserte, le chiese e o musei chiusi, e la gente sonnolenta è rilassata e propensa alla ciarla.È così che tra o tanti conosco Carol, che lavora in una pazza casa museo di un boemio d'altro tempi, Pajarito Velarde, e chiacchera si chiacchera parliamo di viaggi, sogni, interessi e di colpo inizia a raccontarmi la sua vita e a subissarmi di contatti di artisti, artigiani, musicisti e attori locali..un sogno! Fà una telefonata e mi mette in contatto con una ceramista per darmi una breve lezione informale di ceramica.
La mattina dopo alle 9 in punto eccomi all'appuntamento con Carla la ceramista, che mi porta fino a casa sua, mi spiega in breve tutta la storia della ceramica, della terracotta e le varie possibilità interpretative, dopodichè mi mette un pezzo d'argilla in mano e mi dice: "Fai una maschera!" io spiazzatissimo..al che ne fa una per darmi un'idea, mi va a preparare un tè e mi lascia solo a "creare"..torna e mi fà:"ma..è davverop la prima volta che fai una roba del genere?!LA tua maschera mi piace un sacco!!".Wow..
Il giorno dopo mentre vado alla stazione dei bus becco due ragazzi che avevo conosciuto a tucuman e decidiamo andare a pranzare assieme, felici per l'inaspettato incontro..e assuradamente mentre camminiamo per il centro cercando un baretto incontriamo un'altro ragazzo che avevamo conosciuto a Tucuman!Il mondo è una sputo davvero!
La stessa notte sono ripartito per Aguas Blancas, confine con la Bolivia.
Il bus scalcagnato arriva lì alle 6 di mattina, scendiamo tutti dal bus assonnati e intontiti dal repentino freddo gelido. Buio pesto, tutti immobili, mi decido a muovermi e ad andare verso la frontiera, con tre vecchietti prendo un taxi che ci porta fino a un ponte, da un lato Argentina..timbro e via..passo il ponte nella totale osurità, io davanti e i 3 vecchietti a 20 metri..lato boliviano, il poliziotto mi chiede dove timbrare visto il casino che ho sul passaporto, mi dice che in bolivia sono le 5 e mi saluta sorridente, con lo stesso sorriso dell'Evo Morales nella foto dietro di lui.
Altro taxi fino al centro di Villazon(sempre con i vecchietti che continuano a benedirmi e sorridermi) e poi con una macchina 8 posti in direzione Tarija.
Alle 10 arriviamo a Tarija, un caldo insperato, un bus fino al centro e 3 ore di riposo per riprendermi.
Esco verso le 2 e della città denominata anche "tarija la linda, l'andalucia boliviana" mi colpice l'assenza totale di cose interessanti a parte le contadine in vestiti multicolor e con il cappello da uomo stile bombetta
e il colorato mercato centrale.
Delusissimo mi lancio in un internet lamentandomi nel messenger con kalle per un oretta buona.
Cosa positiva, all'hostello conosco un gruppo di argentini che più o meno fanno le mie stesse tappe e decidiamo non perderci di vista anche se non ci scambiamo ne mail ne altro.
Il giorno dopo alle 17 prendo un altro bus per Potosì con la speranza di trovare un posto migliore!
12 ore di bus con un vecchietto russante spalmato sulla spalla e con il sedile rotto che non si reclina, per strade non asfaltate che vanno su e giù da montagne altissime (vedo le nuvole sotto di noi!).
Alle 5 di mattina arriviamo, un freddo canaglia, 4200metri, una delle città più alte al mondo, alcuni scendono, la maggiorparte si prende una coperta e dorme..io..senza coperta e con addosso 3 strati di magliette e 2 felpe (una cipolla) mi trovo un posto e mi contorco per un ora alla ricerca disperata di una posizione comoda e accucciata..alle 6.30 non ce la faccio più dallo sclero, sveglio il conducente, prendo lo zaino, bevo un latte caldo da un baracchino improvvisato e con un taxi vado all'hostello.
Il tipo alla reception più rimbambito di me mi dice che prima dele 11 non posso entrare in stanza così che non mi resta che cercarmi un angolino di sole nel cortile, rannicchiarmi e leggere.
Apro gli occhi, sudato, sono collassato dal sonno, sono le 11..finalmento entro in stanza e ricollasso su un letto vero!
Ore 15, mi sveglio con un mal di testa atroce, nausea e stanchezza..è colpa dell'altitudine, faccio due passi e mi manca il fiato, che fare?Masticare Coca!Soluzione ideale a stanchezza, fame, sete, altitudine,dolori ecc..una panacea a tutti gli effetti!
Nel tardo pomeriggio vado a fare un giro per la città per capire dove sono..e mi sorpendo per la bellezza del posto..finalmente!
Visto il freddo becco mi ditigo al mercato artigianalee dopo un'ora di chiacchera con la signora sull'economia boliviana
esco dal negozio armato di giacca/felposa, cappello e guanti, tutto in lana di lama misto alpaca..all'irrisorio prezzo di 11 euro!Fantastico!!
Calduccio e felice tornando verso l'hostello becco uno dei ragazzi argentini di Tarija e vado a cenare con lui.
Giorno dopo in giro per la città masticando coca e camminando piano piano per l'affanno, entro in un museo e mi becco altri 2 ragazzi del gruppo argentino..pranziamo assieme, giriamo la città, ceniamo anche con gli altri e ci salutiamo (sempre senza lasciare indirizzi o altro).
Stamattina entro in una chiesa, mentre guardo una statuetta nea di un Budda sorridente sull'altare di un Cristo sanguinolento(assurdo no?!?!) una voce..Salvo! Mi giro..ovviamente una ragazza del gruppetto!Mentre visitiamo la strana chiesa piena di statue con espressioni stranissime, il prete accende un fuoco(?!) in una torcia e inizia la messa..in Quechua(lingua indigena)..assurdissimo..se poi consideriamo che in tutta la chiesa esclusi io e la tipa ci saranno state al messimo 7 persone!
Bene, un mate con i ragazzi, pranzo al mercato, passeggiata per il centro e adesso finalmente sto aggiornando il blog..
Stasera alle 8 ho il bus diretto a La Paz, un nome che mi faceva ridere da morire alle medie quando studiavamo le capitali de mondo, (a chi non faceva ridere?su ammettetelo!)città grande, zozza, malvagia e con alcuni residui del periodo coloniale, proprio quello che mi ci vuole per disintossicarmi da tutta questa tranquillità!
Da lì le tappe successive sono: Copacabana sul lago Titicaca(anche questo faceva ridere!), Isla del Sol(luogo sacro del periodo Inca),entrata in Perù, Puno, Cusco e poi boh..vedremo.

Pensieri sparsi:
-Freddo maledetto..però che ridere, tutti, e dico Tutti, si lamentano di continuo del freddo!
-In Bolivia viaggi quasi gratis..esempio..pranzo completo 1 euro, viaggiare in bus 12 ore 3 euro, hostel 3 euro, foglie di coca per una settimana 30 cents, internet a 20 cents!
-Nella vita d'hostello sto sviluppando un'avversione a nordeuropei, statunitensi e biondi-faccia arrossata-superequipaggiati-anglofoni..
-I boliviani sono un mix assurdo..a volte sembrano africani, più spesso asiatici tipo tibetani/cinesi/vietnamiti

Bene, eccovi le ultime foto clikka qui

Un forte abbraccio a tutti

S.

p.s.
Cominicazioni personali:
-Pippi unno minchia sì?
-Linda/Ste mi potete contattare?mi mandereste i contatti del perù?
-Diddiiiii..tutto ben?

Addenda/ ciò che è vero

Azioni, movimenti, scelte e immagini che sembrano scorrere su una pellicola, senso di estraneità, aberrazione dell'entusiasmo macho e della felicità apparente sì o sì. Seduto su un gradino di una scalinata sul retro della stazione dei bus leggo, guardo due cani ingropparsi, continuo a leggere, un istante solo di ansia che fugge via.
Il sole inizia a scendere all'orizzonte, una ragazza si siede una trentina di gradini più in basso, la guardo, non penso, guardo l'orizzonte e il sole tramontare dietro le montagne.
Voglio conmtinuare a leggere ma poso il libro e mi obligo a GUARDARE, la meraviglia accade ancora una volta, il sole tramonta, il cielo si inonda di una luce rosso-arancio, poi violetta, poi grigia.
Si accendono i lampioni, la ragazza non è più lì, continuano a salire e scendere anziani, bambini, persone. Ognuno con i suoi pensieri, le sue gioie e i suoi dolori. Non mi chiedo cosa pensino di me, mi limito a osservarli e alcuni di sfuggita intercettano il mio sguardo intenso ma non curioso.
Stimoli fisici dettati dall'inedia appaiono di tanto in tanto ma li ignoro. Riprendo a leggere, finisco un capitolo, mi metto il libro in tasca e torno nella strada principale.
È buio ormai.
Rumori, luci, gas di scarico, confusione, tuttociò non è più molesto certamente che stare in un tranquillo paese di montagna vicino un lago, o star seduto in una spiaggia perdendo i miei pensieri tra un'onda e l'altra o passeggiare per una città familiare guardando le vetrine alla ricerca di un qualcosa che non sta lì. Sempre un qualcosa, un punto di riferimento, un focus.
Faccio alcuni passi, mi fermo, torno indietro, guardo un turista seduto stravaccato in un bar parlare con la ragazza al bancone.Riprendo a camminare in una direzione imprecisata.
Vedo una luce azzurra..internet, entro, cambio 3 computer per motivi tecnici varii, scrivo.
Sono qui.
Dove?
Importa il luogo? La Lingua? Le persone o le emozioni?
Importa la vita del ragazzo accanto a me che chatta con una ragazza che non conosce e le chiede cosa fa nella vita?Importa che sta chattando con 3 ragazze contemporaneamente facendo le stesse domande?
Importa dove sarò domani? Che una ragazza di nome Ivanna che vive in una casa nel centro di La Paz, colorata di un brutto verde, mi aspetti alle sette di mattina?
Che tu sia preoccupata/o non è giusto, non darmi responsabilità che non mi competono, importanza che non ho chiesto. Non sono egoista cerca di capirlo, dico davvero prova a capirmi. Amami, tu, chiunque, ma fallo davvero, non imprigionarmi, non giudicarmi, non odiarmi e non invidiarmi..sarai capace di questo solo se mi ami davvero, che tu mi conosca o no poco importa. Sappiamo entrambi che è una richiesta enorme..ma che renderà entrambi ricchi, felici, sereni. Davvero.
Cosa sai di me? Le esperienze, la conoscenza, ciò che è stato, poco ha a che vedere con ciò che abbiamo dentro; cambiamo, sempre, impariamo, ci riempiamo di storie e nozioni, ma non facciamo che riempirci senza realmente svuotarci.
Come puoi amare se sei pieno/a di idee, di si e no, se pensi che in fondo ti meriti ciò che hai (nel bene e nel male), che se qualcuno ti ama te lo sei guadagnato e che se ti senti solo/a è solo colpa tua, o solo degli altri.
Ti vedi bello/a, ti vedi brutto/a, senti di essere qualcuno, di aver raggiunto il massimo, sei stanco/a, non vuoi rischiare, non vuoi metterti in gioco e ti senti attaccato/a da queste semplici parole?
Lettere su uno schermo, tutto passa, questo istante esattamente come tutti gli anni della tua vita, della vita di ognuno. Della mia.
Giudichi? Ovvio, non puoi non farlo, tranquillo/a, una volta ti avrei accusato, ma non mi rendevo conto che anche questo era giudicare!Perdona la mia ingenuità, la mia arrogante e falsa saggezza.
Ti senti colpevole, a volte, forse adesso, per qualcosa che avresti voluto fare, per il coraggio che non hai voluto tirar fuori, ma non per forza sarebbe andata meglio. Non lo sappiamo, non lo possiamo sapere, accettalo.
Non sentirti in colpa, non è facile, sforzati.
Il Ricordo..è importante, ma non vivere in esso, liberati dal tuo passato ammettendolo, accettandolo, raccontandolo. Non avere paura se negli occhi dell'altro non troverai la risposta che ti aspettavi, quella risposta esiste solo in te, non la troverai fuori. Non illuderti. Non Illudere.
Accetta la realtà, non mentire, bugia su bugia su bugia su bugia e ti ritrovi a vivere in una menzogna. È pesantissimo, ti senti piccolo ma devi apparire grande.
Ti fanno dei complimenti,ti insultano, ti dicono che sei questo, che sei quello, ti danno un nome, un soprannome, e tu implicitamente lo accetti, non controbatti, e anche se lo fai ti senti scalfito nel tuo Io, un ,mattoncino è caduto, è scomparso senza toccar terra. Quanti devi vederne sparire così prima di capire da solo/a?
Si
No
Non è vero
Perchè?
Oddio

Uno

Chiedere, parlare, dimenticare, pensare ad altro e riprendere qualcos'altro.

Tutto continua
Continua

I due cani che prima si ingroppavano sono appena schizzati fuori da una porta dell'internet point, giuro, non ho idea di come sia possibile!

Vado a prendere il bus

giovedì, aprile 17, 2008

Stella stellina, la cordigliera si avvicina!


Quante persone speciali ci sono al mondo?É strano, ma lungo il cammino mi sembra sempre di trovare persone particolari, ricche, che spesso nascondono un dolore o un segreto, persone che sognano, che sorridono, che a volte camminano guardando a terra senza accorgersene ma che ugualmente sanno illuminarti con un sorriso, o forse chissá siamo tutti cosí in realtá, basta solo rendersene conto..
Lontano dal caldo (e...) di Misiones mi sono diretto a Cordoba..detta anche "corazón de mi país" visto che sta esattamente nel centro del paese. Cittá grande (seconda dopo Buenos Aires), ma ricca storicamente e culturalmente. Un bel centro storico, una dinamica vita artistica, la storica universitá e la forte zona industriale ne fanno un polo d'attrazione. Se poi teniamo conto del fatto che a meno di mezzora dalla cittá ci sono i famosi Serros, montagne e colline stile appennini, paesaggi bucolici con ruscelletti, cascate e folli hippie che vivono sperduti per le valli..beh a sto punto la storia inizia a farsi interessante!Ah dimenticavo..che ragazze stupende!
A dire il vero non ho girato granché il centro perché mi sono fatto trascinare dalla vita dell'artigiano di strada, e in compagnia di una coppietta di uruguayos, 3 chilene
e altri ragazzi argentini,
ho passato una strana settimana, imparando un sacco di nuove cose per creare artigianato, bracciali, collane e orecchini..oltre ad apprendere uno stile di vita che fin ora immaginavo vagamente come poteva essere ma che adesso ho provato in prima persona.
Nota dolente..freddo, tanto freddo, il mio indumentario brasiliano non mi aiuta granché e l'unica é vestirsi a strati fino al prossimo acquisto di poncho e varie in lana e alpaca nell'ormai vicina Bolivia.
Deciso a continuare verso il nord per dare un senso ai prossimi 30 giorni, ho lasciato il 70% dei miei bagagli a casa di un amico e sono ripartito verso il nord.
Stamattina ho aperto gli occhi e ho visto l'alba illuminare le basse case della periferia di Tucuman..e sullo sfondo annebbiato..ecco comparire le Ande!Semplicemente meraviglioso.
Per fortuna non siamo ancora in alta quota e la temperatura é un po' piú calda rispetto al sud dove giá é cominciato l'inverno grazie ai freddi venti patagonici.
Un giorno ancora e poi Salta..un paio di giorni lí e ancora..Bolivia e probabilmente Perú! Nuovi magici paesaggi e tante persone speciali da conoscere..il cammino é lí, é quí, é dentro di noi.


Un abbraccio

S.
per vedere le nuove foto clikka quí

p.s.
Dovreste vedere che razza di stellate..da restare a bocca aperta..
p.p.s.
Come avete potuto votare il Berluska?!?!...anche questo é da restare a bocca aperta..

mercoledì, aprile 09, 2008

Hasta luego posadeña linda..


Bene..dopo una settimana di STOP Posadeño i sintomi della Dengue (che ha colpito più di 40000 persone nella sola Rio de Janeiro tra i quali 4 amici, e ucciso 79 tra bambini e anziani da gennaio a oggi) non sono apparsi e visto che la missione principale ha preso una via diversa dal previsto, sento che è ora di rimettersi in marcia, armare lo zainazzo e ripartire alla volta di Cordoba, Tucuman, Salta e Jujuy..e poi si vedrà.
Tanto per farvi sghignazzare un poco, mentre lì in Italia comincia il calduccio, qui sta cominciando a rinfrescare e le prossime tappe sono tutte in zone pre-andine o andine..quindi FREDDOOOO, temo mi toccherà comprarmi un superponcho in alpaca per scaldarmi a sto punto!
Si, ripartire, questa è la cosa più giusta da fare in questo momento, non per fuggire, ma per accettare e allo stesso tempo rimanere me stesso senza squilibrare ulteriormente equilibri precari.
Ho rifiutato a malincuore la possibilità di fermarmi qui un mesetto o più a casa di un amica dell'associazione e di riprendere il lavoro da dove lo avevo lasciato. E non per codardia o svogliatezza, stare con gli Abuelos mi fa star bene, ma so che non lo farei con lo spirito giusto adesso, che non sarei totalmente me stesso, totalmente Vero.
Sarà per questo che hanno capiro che è meglio che vada..stavolta sanno che un giorno non troppo lontano mi rivedranno...

bacioni a tutti

S.


p.s.
Dio mio ho appena visto qui sulla TV Argentina la pubblicità di Forza Italia rivolta agli italiani residenti all'estero...agghiacciante...

p.p.s.
Ilu..quanti flashback..ti raconterò..ti doco solo che ieri hano fatto una falsa festina dai nonni perchè arrivava canal 4 a vedere come stavano..e indovina chi mi spunta? un remis che scarica Isa, Mabel, july, Ana, Leo, Pedri e la piccola..figurati se i bimbi non mi si lanciavano addosso esultanti..da morir dal ridere..
Ah ovviamente casa Solis non cambia mai, Simon mi ha invitato a casa sua ma gli ho tirato pacco, Emilio al ristorante, Enrico cade dalle nuvole, al club sono con il cibo razionato, l'andrea sparla di una nuova abuela e si lamenta perchè don Dutra non la vuole più e pensa che sia una macumba, Dora ti vuole in casa sua, Karina e Danielita andate via, Silvina lavora al S.jorge, l'orto è un deserto e i milleun bimbi mi hanno riconosciuto e tanti ancora chiedevono di te e Daniela..nulla è per nulla..ti aspetto presto in questo emisfero querida..!

venerdì, aprile 04, 2008

Missione fallita

Scrivo da una tastiera senza lettere (davvero sono talmente consumate da essere illeggibili) e mi accorgo di riuscire meglio a esprimere ció che sento in questo momento scrivendo in portoghese (con errori) vi prego di scusarmi e accettare (e magari si capisce lo stesso che ne so!).

Abaixo da sombra das araucarias numa aldeia esquecida de Deus hoy perdí dos mulheres e un único amor. Pero tambien perdí mi inutil verguenza con las personas..A muitos pedi ajuda e todos como podian me ajudaron ,mas contra o destino nao tem como..e a amarga verdade surgiu do meio das neblinas da foresta. Enfin os pedidos de minhas oraçoes foran cumplidos e por triste que seja..prefiro esta amarga verdade á una inutil e eterna duvida..Mission failed? Maybe not!

Qui dove la terra é rossa, la mia lacrima non é riuscita a cadere, lasciandomi dentro amaro, secco e arso.
Vai con Deus querida..que El te dirije e proteje..

Un saluto a tutti.
S.

Emergenza Diarrea sul serio? Ascolta il nostro esperto!