lunedì, aprile 02, 2007

L'Ungheria e gli incontri imprevisti


E finalmente eccomi arrivato in Ungheria. Un luogo che non avevo mai messo nei miei piani di viaggio e di cui non mi ero mai interessato, prima di rendermi conto che se volevo tornare in Italia senza passare di nuovo dalla Serbia (ricordate le assurde tasse per l’assicurazione?!), sarei dovuto passare proprio da qui.
Non avevo bene idea di cosa mi sarei ritrovato uscendo dalla Romania. Anche la scelta delle due città da visitare, l’ho fatta più per calcoli tecnici di percorrenza di viaggio che non per altro, anche se mi ha sempre incuriosito questa Budapest, che tutti (io compreso) almeno una volta nella vita, hanno confuso con la sua cugina (e forse nemica…) Bucarest.
Con queste premesse sono entrato in Ungheria.
Subito dopo aver passato la frontiera mentendo al doganiere per evitare controlli (ho evitato di dirgli che ero stato anche in altri paesi “sospetti”), ho tirato su un autostoppista metallaro puzzone che andava in Germania e mi sono avviato verso Debrecen.
Seconda città del paese, a vocazione universitaria, mi è sembrata carina ma priva di attrattive considerevoli.
Una grande chiesa gialla che dentro è completamente priva di decorazione perché protestante riformata, un paio di chiese cattoliche barocche e un viale pedonale. Tutto qui!
Più interessante invece il mio contatto in città.
Bionda ,cicciottina e simpaticissima, Iszabella è arrivata all’appuntamento carica di sacchetti (era andata a fare shopping) e con un sorriso smagliante.
Appassionata collezzionista di Barbie (ne ha più di 400!), amante degli occhiali da sole di marca, della moda e della pizza, avendo visto un po’ delle mie foto del blog, ha pensato bene di portarmi a bere un tè e a fumare un narghilè in un localino fashion-new age.
Non conoscendomi poverina, aveva pure comprato due bottiglie di vino per il dopo serata, ma dopo averla delusa abbiamo affogato il dispiacere in una super pizza stracarica di roba!
Lunghe chiaccherate sul passato, sul futuro, sull’arte, i rom, l’università, l’inghilterra, l’ungheria e i soldi che non bastano mai e poi distrutti dal sonno alle due siamo collassati sul lettone.
La mattina dopo, con un’ora buona di ritardo sul programma (e sulla sveglia) ci siamo alzati, colazione ultra fast e sono volato via.
Orientarmi a Budapest non è stato molto difficile. Nonostante l’ungherese sia una linguaccia incomprensibile e io non ci capisca una mazza, almeno so leggere, e poi il fatto che il danubio la tagli in due, aiuta sicuramente a raccapezzarsi.
Otto ponti congiungono le due parti di Buda e Pest.
La prima più fighetta e montagnosa, con il castello e alcune delle chiese più vecchie; la seconda più comunista, completamente pianeggiante, con un alternarsi di ville borghesi e grigi BLOK sovietici.
Una città dalle mille facce che mi ha subito colpito e conquistato.
Vera e propria metropoli, piena di affascinanti contrasti di un passato tumultuoso che va dagli imperi delle steppe asiatiche (mooolto tempo fa gli ungheresi erano anche conosciuti come UNNI, vi ricorda qualcosa?!) agli splendori del governo asburgico austroungarico, e dal periodo del comunismo moscovita alla nuova vita nel nuovo “impero” chiamato EUROPA.
In più il mio contatto, Gergely, che io continuo erroneamente a chiamare Greg, ha un appartamentino stupendo a Buda a 10 minuti dal castello e da tutto ciòche serve per spostarsi.
Il primo giorno ha pure avuto l’ottima idea di prestarmi la mountain bike di suo fratello per spostarmi in città. Non so come descrivere che belo che è stato!
Alla ricerca di un punto informazioni ho sentito tre ragazze parlare in italiano, mi avvicino per chiedere aiuto e stupite quanto incredule mi hanno regalato una piantina della città che gli avanzava e sono andate via.
Più tardi nei pressi del castello, zona turistica per eccellenza, mi sono reso conto di quanti italiani ci fossero…accusatemi pure di razzismo, ma era davvero disgustoso.
La maggiorparte erano ragazzi della superiori in gita, tutti tirati ma con le occhiaie fino a terra, sbraitavano e ridevano grassamente per battute cretine, bestemmie a volontà (non ne sentivo da mesi e mi ha fatto alquanto schifo) e commenti stupidi.
Poi c’erano i vecchi, altezzosi e sempre intenti a giudicare e commentare ogni singola cosa che vedevano, a voce alta ovviamente, tanto chi ti capisce no?! E poi sono gli stessi che quando una nigeriana sull’autobus parla ad un’amica gridando in una lingua incomprensibile, guardano profondamente indignati e dicono sussurrando (ma in modo da essere sentiti dai propri connazionali xenofobi) “ma che modi!”.
Italiani a parte, mi sono dedicato da bravo turista alla visita di chiese e musei, poi un bel giro con la bici per i grandi viali della città, nell’isola margerita (una grande isola al centro del Danubio che ricorda vagamente il central park di new york) e un breve giro di Pest solo per provare l’ebrezza di passare dai diversi ponti!
Serata a casa di un amico di Greg, dove non potevo che trovare un italiano, e poi a un bel concerto con anche la sua ragazza (che ovviamente studia italiano!).
Secondo giorno passato interamente con un’amica do Greg, Krisztina di begli occhi azzuri, dentro un enorme stadio dove c’era un festival di musica e danze popolari Ungheresi. Bellissimo, penso di non aver mai visto in vita mia così tanti musicisti, strumenti strani, vestiti tipici e gente che balla. Ah dimenticavo, c’erano pure un sacco di ragazze stupende! Dettagli!
Terzo giorno dedicato a Pest, dopo aver avuto la brutta sorpresa di trovarmi una multa per divieto di sosta sul parabrezza (ieri sera avevo dimenticato di spostarla dalla zona a pagamento), mi sono avviato verso la tomba di Gul Baba (il Baba delle Rose)un santo derviscio Bektashi mandato fin qui da sheikh Ahmad Yesevi, è la tomba ottomana più a nord del mondo, e si trova su una collinetta vicino al fiume.
Dopo questa pausa di pace e ricordi sono ripiombato nel caos della capitale, ma purtoppo oggi era lunedì e quindi tutti i bei musei che avrei tanto voluto visitare erano chiusi!
Un po’ deluso, ho deciso di ripiegare sullo Zoo.
Mai avrei pensato di trovare un posto così bello qui, ok lo so gli zoo sono sempre dei posti tristi con degli animali in gabbia, però questo era proprio bello, c’erano un sacco di animali che non sapevo nemmeno esistessero e le gabbie erano grandi e pulite.
Poi passeggiatona per il parco, giretto per il castello dai mille stili (barocco, asburgico, romanico, gotico e medievale..tutto in un’unica costruzione!) e poi sono tornato verso il centro.
Visita alla chiesa/basilica (enorme) dove mi sono ritrovato a fare il guardiano alla linea anti turisti per 15 minuti mentre c’era la messa, poi ovviamente me la sono svignata.
Dopo esser passato davanti alla sinagoga (la più grande d’europa) e aver passeggiato un altro po’, ero tutto assorto a guardare una mappa della città quando mi si parà davanti Anna!
Solo alcuni di voi sanno chi sia, comunque è una ragazza che era a scuola mia alle superiori e che conoscevo già da Padova.
Stupiti, siamo andati a fare la spesa e poi abbiamo scalato la collina della cittadella per vedere la città illuminata dall’alto.
E qui scatta il giorno bonus…visto che non sono riuscito a vedere i musei che volevo e che in fondo un giorno non mi cambia la vita, domani mi fermo da lei!
Torno a casa felice e contento..e..tataaa…non mi trovo un’altra multa sul parabrezza?!
Bastardi! Ma col ca*@o che gliela pago!
Alla prossima puntata!
Bacioni
S.



Alcune osservazioni:
-Pochissime persone fumano e quando mi accendo una cicca mi sento quasi in colpa!
-In compenso bevono TUTTI!
-Praticamente tutti (tranne le vecchie cotonate stile domestica polacca) hanno i capelli lisci.
-I prezzi sono decisamenti Europei, modo politicaly correct per non dire che è CARA, almeno più di tutti gli altri paesi dove sono stato in questi mesi.
-Lo stile di IKEA impazza nelle case, per esempio in bagno c’è il mio stesso tappeto rosso a strisce e in cucina i miei stessi piatti, bicchieri e posate!
-Budapest è una città molto verde e ordinata.
-Alla radio c’è solo musica orrenda, tanto che mentre ero in auto con l’autostoppista metalaro puzzone, visto che il lettore CD fa storie, l’unica robache trovavo era discoo commerciale cretina! La cosa sorprendente è che anche se c’era quella musichetta disgustevole, il tipo muoveva la gamba a ritmo!
-Ci sono un sacco di ragazze bellissime.
-Molti, da bravi cristiani, rispettano il divieto di mangiare carne il venerdì!

4 Comments:

At 03 aprile, 2007 01:00, Anonymous Anonimo said...

che figata... meno male che torni a casa xkè mi viene male a sentirti raccontare tutte ste cose... MI FAI VENIRE VOGLIA DI VIAGGIARE!!! cmq è vero che gli italiani sono i più merda... sia dentro il paese sia fuori... sigh :'(

 
At 03 aprile, 2007 21:57, Anonymous Anonimo said...

te l'avevo detto iooooooooo:D
e lo sai a chi/cosa mi riferisco:D

 
At 04 aprile, 2007 14:18, Anonymous Anonimo said...

che viaggio folle intensissimo e magico fratello..vorrei essere li a perdermi con te tra quei paesi pazzi..sei un grande sa'. ti voglio bene

 
At 04 aprile, 2007 14:20, Anonymous Anonimo said...

che viaggio folle intenso e magico frate'...vorrei essere li con te a perdermi in quei paesi pazzi..sei un grande sa'!ti voglio bene

 

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