La nuova porta dell`Europa
Anche stavolta lasciare Istanbul è stato difficile, e sempre più sento che fra non molto ci tornerò, ma per starci un bel po’…inshallah!
Prima di abbandonare la Turchia però ho preferito fermarmi ad Edirne, una città che già molte volte mi ero lasciato alle spalle senza fermarmi ma che valeva la pena davvero di essere visitata.
Appena arrivato, appuntamento con l’amico Volkan,
di Hospitalityclub, davanti al Burger King, appena aperto in città e sempre straboccante di gente. Per fortuna capisce che avrei preferito mangiare qualcosa di più tipico e sano così andiamo a mangiare il piatto tipico della città: Fegato fritto! Devo dire che anche se normalmente evito interiora e schifezze simili, beh il fegato fritto era davvero buonissimo! Ve lo cucinerò di certo al mio ritorno!
Poi giretto della città, bellissime moschee, un vecchio Hammam (bagno turco) zozzo e freddino, e delle belle case ottomane. Da ricordare, per chi non lo sapesse, che Edirne (Adrianopolis) fù capitale dell’impero Ottomano, così come Bursa e Istanbul.
Dopodichè con il mio amico ci avventuriamo nel quartiere zingaro della città per andare a fare “spese”.
La cosa assurda è che è bastato svoltare di una vietta dalla strada principale, e da dietro gli alti palazzi è “apparso” un villaggio di case basse, cani randagi, bambini che corrono e donne dai lunghi capelli e con i denti d’oro intente a chiaccherare e maneggiare coltelli.
Entriamo in un baretto e ordiniamo 2 tè e 3 pacchetti(…) i tè arrivano subito ma dopo mezzora nessuna traccia del resto…così che il povero Volkan è stato costretto a tirare fuori altri soldi e prenderla da un altro! Pacco!
Serata tranquilla passata sfumazzando, chiaccherando e cercando altra gente a casa di cui dormire durante il viaggio.
Ripartito di matina presto, dopo poco mi ritrovo alla frontiera bulgara, ma qualcosa è cambiato dall’ultima volta…una scritta in particolare:WELCOME IN EUROPE!
Sbigottito vado avanti e noto un ammodernamento della struttura..oltre a una minuziosa ispezione della mia macchina (ho dovuto tirare giù tutto!!) mentre il polizziotto sornione mi fa: “Sai, vieni dalla Syria e dalla Turchia…postacci insomma, qui invece siamo in EUROPA, bisogna fare dei controlli seri eh!”.
Entrato nella rete stradale “Bulgaro-Europea” mi chiedo il senso di questeparole e di questi nuovi confini che si sono spostati.
Certo che a giudicare le infrastrutture (strade, scuole, ospedali, verde pubblico, locali ecc..), la Turchia è messa mooooolto meglio di paesi come Bulgaria e Romania, ma vallo a spiegare te a Maastricht o al simpatico polizziotto.
Correndo come un pazzo tra buche e stradine rattoppate che hanno il coraggio di chiamare “autostrade” e “statali”, dopo 7 ore di viaggio no-stop arrivo finalmente a Dobrich.
In realtà in questa cittadina non avevo un vero e proprio contatto…cioè avevo contattato un ragazzo norvegese che vive lì normalmente, ma il tipo mi risponde che in questo periodo è a casa sua in Norvegia ma che ha un amico italiano che ha aperto da poco un ristorante in città e che sicuramente sarebbe stato disposto ad aiutarmi.
Speranzoso ma poco convinto mi sono messo alla ricerca del ristorante, con molte difficoltà date dalla mia ignoranza del bulgaro, dalla loro ignoranza dell’inglese e dalle cabine telefoniche inutilizzabili.
In poche parole alla fine ho trovato il ristorante, il tipo nn c’era, mi danno il numero, mezzora per trovare un telefono..e una chiamata a dir poco imbarazzante del tipo:
Lui>Alo?
Io>Pronto, Luciano?
Lui>Chi parla?
Io>Ciao, mi chiamo Salvo, non mi conosci, ma un tipo Norvegese mi ha detto che vivi a Dobrich e che puoi ospitarmi…
Lui>chi?!?e dove sei poi?!
Io>ehm..un tipo che ho conosciuto via internet..non so..beh io comunque sono già qui..ma se non puoi lascia perdere e scusa per il disturbo!
Lui> mah..vabbè non penso di poterti aiutare però possiamo andare a berci un caffè!
Dieci minuti dopo ero lì che cercavo di spiegare imbarazzatissimo chi ero, da dove venivo, che cavolo ci facevo lì, chi era sto benedetto norvegese, la mia situazione e il mio sonno pazzesco!
Qualche dubbio, qualche telefonata e grazie al buon cuore di Luciano e della sua famiglia adottiva (la famiglia della sua ragazza bulgara) ecco che avevo un tetto per la notte, un amico e un pasto caldo!
Se non fosse stato per lui avrei dovuto ripartire ormai col buio e continuare per 3 orette ancora fino in Romania, arrivare tardi a casa della ragazza che mi avrebbe ospitato e fare un’ennesima figura di quelle…
Luciano in una giornata mi ha insegnato un sacco di cose, mi ha parlato di sé e io di mè, dei problemi, del lavoro, dei viaggi, dell’amore e tanto altro.
Mi ha insegnato che si può uscire anche dalle situazioni più brutte, si può fare una vitaccia di sacrifici, lontano dal proprio paese e dalla famiglia, per seguire l’amore, un sogno…e avere sempre un cuore d’oro. Al punto da ospitare uno zingaro siciliano che un giorno ti chiama e ti piomba in casa stravolgendo tutto, seppur solo per un giorno.
Grazie davvero fraté.
Il resto alla prossima puntata!
Intanto vi dico più o meno il programma del viaggio:
-25 e 26 Costanza (Romania)
-27 Tulcea
-28 Sibiu
-29 Cluj-napoca
-30 Debrecen (Ungheria)
-31,1,2 Budapest
-3 Zagabria (Croazia)
-4 Ljubljana (Slovenija)
-5 ?????????
Ecco tutto.
Bacioni e a presto.
S.
p.s.
Ricorda che c’è sempre da imparare e che il tuo maestro è sempre vicino a te.
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